3.4.0 PERCORSI PER COMPETENZE TRASVERSALI E L'ORIENTAMENTO
PERCORSI PER LE COMPETENZE TRASVERSALI E PER L'ORIENTAMENTO
A causa dell’emergenza Covid-19 alla fine del mese di febbraio 2020 i PCTO sono stati sospesi, così come tutte le attività didattiche.
Per questo anno scolastico il ministero lascia alle istituzioni scolastiche la potestà organizzativa delle attività di PCTO, secondo procedure e modalità che si ritengono oramai consolidate, ma sottolinea la necessità che le stesse istituzioni scolastiche procedano a verificare, attraverso l’interlocuzione con i soggetti partner in convenzione o convenzionandi, che presso le strutture ospitanti gli spazi adibiti alle attività degli studenti in PCTO siano conformi alle prescrizioni generali e specifiche degli organismi di settore e consentano altresì il rispetto di tutte le disposizioni sanitarie previste.
Tuttavia, in attesa di verificare le condizioni sopra descritte e considerato il perdurare dell'emergenza sanitaria il nostro istituto, per l'anno scolastico 2020/2021, apre la progettazione dei PCTO a nuove esperienze formative, in modalità a distanza e tramite corsi online, in modo da garantire un giusto equilibrio tra la sicurezza di tutte le figure coinvolte (scuola e aziende partner) e il diritto alla formazione degli studenti.
Le nuove linee guida traggono origine dalle disposizioni della legge 30 dicembre 2018, n. 145, “Bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2019 e bilancio pluriennale per il triennio 2019-2021” (legge di Bilancio 2019), che all’articolo 1, comma 785, ne dispongono l’adozione con decreto del Ministro dell’istruzione, dell’Università e della ricerca.
La legge di Bilancio 2019 ha, inoltre, disposto la ridenominazione dei percorsi di PCTO di cui al decreto legislativo 15 aprile 2005, n. 77, in “percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento” (d’ora in poi denominati PCTO) e, a decorrere dall’anno scolastico 2018/2019, sono attuati per una durata complessiva rideterminata in ragione dell’ordine di studi (licei, istituti tecnici e istituti professionali) nell’arco del triennio finale dei percorsi.
In un mondo in rapida evoluzione, l’istruzione e la formazione sono chiamate a svolgere un ruolo chiave per l’acquisizione di capacità e competenze utili a cogliere le opportunità che si presentano in previsione dei cambiamenti della società e del mondo del lavoro di domani.
Il lavoro di revisione degli strumenti d’azione avviato dalla Nuova Agenda ha portato a un rilancio delle precedenti proposte e, nell'ambito delle “Competenze chiave per l’apprendimento permanente” precisa meglio la definizione di competenza chiave, inquadrandola in una visione olistica e riassuntiva di elementi di competenza, in una combinazione dinamica di conoscenze, abilità e atteggiamenti, in cui l’atteggiamento è definito come “disposizione/mentalità”, mind-set per agire o reagire a idee, persone, situazioni .
Un approfondimento a parte meritano le competenze personali e sociali comprendenti le soft skill, ovvero le competenze trasversali e trasferibili attraverso la dimensione operativa del fare: capacità di interagire e lavorare con gli altri, capacità di risoluzione di problemi, creatività, pensiero critico, consapevolezza, resilienza e capacità di individuare le forme di orientamento e sostegno disponibili per affrontare la complessità e l’incertezza dei cambiamenti.
Le indicazioni contenute nella Risoluzione delineano il ruolo e la funzione rilevante che assume l’orientamento, definito come un “processo continuo che mette in grado i cittadini di ogni età, nell'arco della vita, di identificare le proprie capacità, le proprie competenze e i propri interessi, prendere decisioni in materia di istruzione, formazione e occupazione, nonché gestire i propri percorsi personali”.
Emerge, quindi, la necessità di potenziare la centralità dello studente nell’azione educativa, di in- crementare la collaborazione con il contesto territoriale e di predisporre percorsi formativi efficaci, orientati a integrare i nuclei fondanti degli insegnamenti con lo sviluppo di competenze trasversali o personali, comunemente indicate nella scuola e nel mondo del lavoro come soft skill.
La scuola, quale attore fondamentale della comunità educante, deve sviluppare, quindi, un’azione didattica integrata, mirata a favorire e potenziare le connessioni tra gli apprendimenti in contesti formali, informali e non formali, valorizzando l’aspetto emotivo e relazionale come parte sostanziale del processo di formazione, nel quale apprendere, partecipare, comunicare, socializzare, condividere, sperimentare e scoprire costituiscono elementi essenziali del processo educativo, garantendo lo sviluppo delle competenze chiave per l’apprendimento permanente.
L'acquisizione delle competenze trasversali permette allo studente di arricchire il proprio patrimonio personale con una serie di conoscenze, abilità e atteggiamenti che gli consentono di assumere comportamenti adeguati rispetto alle diverse situazioni in cui si può venire a trovare, dalla più semplice alla più complessa.
Tra esse, si individuano le seguenti competenze trasversali che, declinate dalla raccomandazione in una serie di elementi di competenza specifici, hanno il pregio di riassumere in una unica matrice le varie competenze fornite dalle classificazioni sviluppate nella letteratura sino ad oggi prodotta:
- competenza personale, sociale e capacità di imparare a imparare;
- competenza in materia di cittadinanza;
- competenza imprenditoriale;
- competenza in materia di consapevolezza ed espressione culturali.
La competenza personale, sociale e la capacità di imparare a imparare consiste nella capacità di riflettere su sé stessi, di gestire efficacemente il tempo e le informazioni, di lavorare con gli altri in maniera costruttiva, di mantenersi resilienti e di gestire il proprio apprendimento e la propria car- riera. Comprende la capacità di far fronte all’incertezza e alla complessità, di imparare a imparare, di favorire il proprio benessere fisico ed emotivo, di mantenere la salute fisica e mentale, non- ché di essere in grado di condurre una vita attenta alla salute e orientata al futuro, di empatizzare e di gestire il conflitto in un contesto favorevole e inclusivo.
MODALITÀ
- PCTO presso Struttura Ospitante
SOGGETTI COINVOLTI
- Impresa (IMP)
DURATA PROGETTO
Triennale
MODALITÀ DI VALUTAZIONE PREVISTA
La valutazione rappresenta l’elemento fondamentale nella verifica della qualità degli apprendimenti, alla cui costruzione concorrono differenti contesti (scuola, lavoro) e diversi soggetti (docenti, formatori, studenti), per cui è opportuno identificare le procedure di verifica e i criteri di valutazione. Le fasi principali della valutazione sono:
- accertamento delle competenze in ingresso;
- descrizione delle competenze attese al termine del percorso;
- programmazione degli strumenti e azioni di osservazione;
- verifica dei risultati conseguiti nelle fasi intermedie;
- accertamento delle competenze in uscita.
Ai fini della validità del progetto di PCTO, gli alunni dovranno garantire la frequenza del monte orario di 210 ore previsto dal progetto. A tal fine, le diverse attività saranno monitorate attraverso un registro apposito (programma Spaggiari), in cui si dovrà specificare, per ogni singolo alunno e per ciascuna attività svolta, il periodo di realizzazione, le ore previste dal progetto e le ore realmente effettuate dall’alunno, i tutor interni ed esterni e le strutture ospitanti.
La valutazione dei livelli di apprendimento, in itinere e finali, sarà svolta attraverso apposite schede di monitoraggio e un test finale di valutazione delle competenze acquisite. Tali schede e test saranno predisposti dalla Commissione PCTO in relazione alle attività svolte. Il test di autovalutazione dell’allievo permetterà, inoltre, di stimare il livello di gradimento da parte degli alunni e la loro opinione circa l’effettiva ricaduta delle attività di PCTO svolte. La certificazione delle competenze sarà redatta dal Consiglio di Classe, tenendo conto dell’assiduità nella frequenza, dell’impegno e partecipazione dell’allievo, della valutazione prodotta dai tutor aziendali, dei risultati desunti dalle schede di monitoraggio in itinere e del test finale di valutazione delle competenze acquisite in relazione ai risultati attesi. Il monitoraggio e la valutazione saranno articolati in due momenti:
- monitoraggio-valutazione in itinere e finale dell'attività nella struttura ospitante;
- valutazione finale al termine del percorso.
Per la valutazione delle varie fasi dell’attività formativa in ambito di PCTO si
utilizzeranno una serie di strumenti didattici in grado di misurare e valutare i risultati formativi durante il percorso. Verranno considerate in particolar modo le seguenti aree:
- a) Area della conoscenza relativa al profilo professionale di riferimento e dei relativi strumenti.
- b) Area delle capacità e delle competenze pratiche e specifiche del profilo professionale.
- c) Area degli atteggiamenti e dei rapporti con il responsabile aziendale, con i colleghi e con i tutor.
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a) Scheda di valutazione del tutor scolastico e aziendale. b) Scheda di autovalutazione dello studente. c) Incontro fra allievi, tutor interno ed esterno per esporre le riflessioni sull’esperienza. d) Incontro scuola-azienda come rendiconto finale dell’esperienza. |
I risultati finali della valutazione vengono sintetizzati nella certificazione finale, con il contributo del tutor esterno. La valutazione finale degli apprendimenti di ogni singolo alunno, a conclusione dell’anno scolastico, viene elaborata e redatta dai docenti del Consiglio di classe. La valutazione del percorso in PCTO è parte integrante della valutazione finale dello studente ed incide sul livello dei risultati di apprendimento conseguiti nell’arco del secondo biennio e dell’ultimo anno del corso di studi.
Nella valutazione dei percorsi PCTO per gli alunni con disturbi specifici di apprendimento (DSA), con bisogni educativi speciali (BES) e stranieri, come per gli alunni diversamente abili, valgono le stesse disposizioni, compatibilmente con quanto previsto dalla normativa vigente. Pertanto, come per gli alunni disabili, anche per alunni DSA, BES e stranieri nell'ambito degli accordi di PCTO sottoscritti, saranno attivati percorsi che siano in grado di garantire compiutamente l’inclusione nel contesto lavorativo al fine di garantire la piena partecipazione alle attività in totale sicurezza. Sarà inoltre cura del tutor aziendale e del tutor scolastico e mediatore, verificare preventivamente la comprensione delle fasi lavorative e delle mansioni previste per lo svolgimento delle attività di PCTO.
Competenze di base
I saperi e le competenze da raggiungere in linea con le tendenze in atto nel mercato del lavoro europeo si muoveranno tenendo presente l’EQF con gli standard delle competenze per il livello di preparazione dei giovani coinvolti nell’attività formativa. I descrittori di competenza saranno articolati nel contesto nazionale italiano così come previsto dall’allocazione delle diverse tipologia di qualificazione ai livelli EQF. Gli stessi, per le conoscenze, le abilità e le competenze sono inseriti nel contesto di lavoro all’interno dei compiti riservati ai partecipanti, ai livelli di autonomia e responsabilità da raggiungere.
Competenze tecnico-professionali:
L’offerta formativa cercherà di uscire dalla fase teorica in aula per una full-immersion nelle strutture che accoglieranno in stage gli alunni. Il processo di integrazione diventerà circolare in quanto esperti ed imprenditori saranno chiamati a interventi all’interno dell’Istituzione scolastica. Gli studenti affineranno, nella pratica quotidiana e nei rapporti con l’utenza, le conoscenze di accoglienza turistica, enogastronomiche e di sala/bar migliorando e verificando sul campo le capacità organizzative e gestionali nel settore industriale e commerciale-turistico.
Competenze trasversali (area di cittadinanza)
Sviluppare autonomia, spirito di iniziativa, creatività.
Sviluppare capacità di organizzare il proprio apprendimento e di valutarne le finalità. Riconoscere ed analizzare i problemi e proporre ipotesi risolutive, problem solving. Muoversi con autonomia nel contesto di lavoro.
Potenziare le competenze comunicative con colleghi e superiori.
Rafforzare la motivazione allo studio.
Acquisire capacità di autovalutazione.
MODALITA' DI CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE |
Anche per la certificazione delle competenze come per l’attività formativa e la sua valutazione si ritiene necessario lavorare in sinergia con il mondo produttivo in quanto ciò permette di superare la separazione tra il momento della formazione e quello dell’applicazione. Inoltre viene favorita l’integrazione dei saperi permettendo l’acquisizione di competenze spendibili nel mercato del lavoro.
L’attestato viene redatto e strutturato dal Consiglio di classe, in collaborazione con il docente tutor interno attraverso la piattaforma Spaggiari dentro la quale verranno caricati i dati relativi all'attività PCTO e dovrà contenere, oltre ai dati dell’alunno, alla tipologia di attività e alla durata dell’esperienza, anche l’elencazione delle conoscenze, abilità e competenze acquisite in conformità con il EQF di riferimento.